Resoconto sessione invernale
Venerdì scorso si è conclusa la sessione invernale, di cui tutti e tutte ricorderete un particolare evento: l’elezione di due donne competenti in Consiglio federale, alle quali faccio ancora una volta i miei auguri. Questa giornata è stata certamente un fatto storico, molto importante per la democrazia. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: le donne sono ancora sottorappresentate in diversi ambiti, negli esecutivi cantonali e comunali, nei legislativi, nelle aziende. Nonostante la necessaria revisione della legge sulla parità decisa finalmente dalle Camere il 14 dicembre scorso, per ottenere un’effettiva parità salariale c’è ancora molto da fare, così come per combattere la violenza e le discriminazioni di genere. Ecco perché l’anno prossimo, anno di elezioni cantonali e federali, ma anche dello sciopero delle donne previsto per il 14 giugno 2019 sarà un anno importante per la parità di genere. Per riprendere Nilde Iotti, prima presidente della camera dei deputati italiana, parole che ho citato in parlamento il giorno della mia elezione: “dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l’esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell’esistenza, costringendo tutti – uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali – a fare finalmente i conti con la vita concreta delle donne”
Durante questa sessione sono però anche stati discussi diversi dossier importanti. Uno di questi è la legge sul CO2. Il cambiamento climatico è una delle priorità dei nostri tempi, ecco perché ci vogliono misure molto più incisive per affrontarla. Il gruppo socialista alle camere, giudicando insufficiente quanto uscito dai dibattiti parlamentari, assieme ai Verdi e ai Verdi liberali ha respinto questa legge. La discussione ripartirà ora, sperando di trovare un compromesso migliore in grado di affrontare veramente questa emergenza.
Anche all’ordine del giorno l’iniziativa per pigioni moderata, che abbiamo lanciato quando ero Presidente dell’associazione inquilini. L’iniziativa, che chiede che almeno il 10% delle nuove costruzioni siano di pubblica utilità e con affitti moderati, è stata respinta dal Consiglio nazionale in quanto eccessiva e costosa. È stato perlomeno proposto un controprogetto indiretto, che vuole dedicare ulteriori 250 milioni tramite i Fonds de Roulement per finanziare spazio abitativo a basso prezzo – ma solo se decidiamo di ritirare l’iniziativa o se essa viene respinta in votazione popolare.
Un altro dossier molto importante era il patto ONU sulle migrazioni, un accordo non vincolante con lo scopo regolare i flussi migratori e contrastare il traffico di essere umani. Un accordo internazionale importante a mio parere, che propone delle soluzioni globali a dei problemi globali. La decisione se firmare o meno questo accordo non verrà presa dal Consiglio federale (come di solito in questi casi), ma dal Parlamento: una mozione in tal senso è stata approvata durante la sessione. La discussione sulla firma avverrà solo alla prossima sessione: vi terrò aggiornati. |